Progetto Ululone

Ripristino e valorizzazione dell’area umida “Mangia e Bevi” ai fini della tutela e della conservazione dell’Ululone dal ventre giallo Bombina pachypus e delle altre specie di Anfibi di interesse comunitario

 

Il progetto prevede la conservazione e il recupero delle popolazioni di Ululone appenninico Bombina pachypus, specie che presenta a livello nazionale una diminuzione delle popolazioni ed una consistente riduzione del suo areale. Il progetto si prefigge inoltre il miglioramento dello stato di conservazione delle altre specie di Anfibi di interesse conservazionistico presenti nel sito mediante il ripristino e/o il mantenimento degli habitat di elezione.

L’intero intervento è stato realizzato nell’ambito del finanziamento POR Fesr–Fse-Calabria 14/20 – Fondi strutturali e di investimento europei – Asse VI – AZIONE 6.5.A.1.

L’area di progetto interessa la zona montana del territorio del comune di Montalto Uffugo (CS) e, più precisamente, la località Mangia e Bevi, una zona umida di notevole importanza per gli Anfibi costituita da un insieme di stagni, prati allagati, acquitrini e rigagnoli.

Nell’area, infatti, è documentata la presenza di quasi tutte le specie censite nella regione Calabria. Di rilevante importanza è la presenza di:

  • Ululone dal ventre giallo Bombina pachypus (endemismo appenninico diffuso nell’Italia peninsulare, allegati II e IV della Direttiva Habitat, appendice II della Convenzione di Berna, IUCN categoria di estinzione EN-Endangered);
  • Tritone crestato italiano Triturus carnifex (allegati II e IV della Direttiva Habitat);
  • Tritone italiano Lissotriton italicus, (allegato IV della Direttiva Habitat);
  • Rana dalmatina Rana dalmatina (allegato IV della Direttiva Habitat);
  • Rana appenninica Rana italica (allegato IV della Direttiva Habitat)
  • Tritone alpestre Ichthyosaura alpestris inexpectatus (sottospecie endemica calabrese).

 

CRITICITÀ

Le criticità affrontate, per quanto concerne tutte le specie di Anfibi presenti nell’area di interesse, sono rappresentate dalla modificazione degli habitat di elezione e dalla conseguente diminuzioni delle popolazioni dovuti a:

  • la riduzione dei siti idonei alle specie (pozze temporanee, fontanili, piccoli stagni, acquitrini, canali di scolo, corsi d’acqua a limitato scorrimento);
  • la scarsa piovosità;
  • il calpestio da parte di bovini in abbeverata;
  • la riduzione dei siti riproduttivi;
  • alcune malattie fungine (Batrachochytrium dendrobatidis).

 

STRATEGIA

La strategia progettuale è quella di ridurre i fattori di modificazione ed alterazione degli habitat di elezione di tutte le specie di Anfibi presenti nell’area.

 

OBIETTIVI GENERALI

  • la tutela dei siti riproduttivi;
  • il ripristino e/o il mantenimento di aree umide.
  • il miglioramento delle conoscenze e la sensibilizzazione dell’utenza (cittadinanza, scolaresche, ecc.) sugli Anfibi, sulla loro tutela e sull’importanza della conservazione delle aree umide.

 

INTERVENTI REALIZZATI

 

Intervento 1

Ripristino di 3 stagni mediante la pulizia superficiale per asportazione di materiale di sedime (fogliame e rami secchi) accumulatosi nel tempo, la revisione della tubazione di alimentazione idrica esistente e il ripristino ed integrazione della staccionata a protezione. L’intervento è finalizzato alla tutela di Bombina pachypus, Triturus carnifex, Lissotriton italicus, Rana dalmatina e Rana italica.

 

Intervento 2

Protezione di due aree umide, habitat di elezione della specie Bombina pachypus, mediante la creazione di una staccionata in legno lungo l’intero perimetro delle stesse.

 

Intervento 3

Riqualificazione di un fontanile costituito da cinque vasche, mantenendo forma e dimensioni originali, e prevedendo la creazione di rampe di accesso e di uscita per gli Anfibi. L’intervento è finalizzato alla tutela di Bombina pachypus, Rana dalmatina e Rana italica.

 

Intervento 4

Realizzazione di cartellonistica esplicativa e opuscoli divulgativi al fine di fornire informazioni sui diversi aspetti naturalistici e conservazionistici, incentrati sulle principali specie presenti nel sito e sull’importanza che rivestono le zone umide.

Il progetto ha una forte valenza, oltre che conservazionistica, anche didattico-divulgativa e culturale. Infatti, il ripristino e la tutela delle aree umide può rappresentare un laboratorio didattico sul campo destinato sia alle scuole che ad altre utenze.
Image
Image
Image
Image